Il giornalista sciita che ha “osato” prendere a scarpate l’uomo più potente del mondo è già un eroe in patria, e non solo E così in Iraq sono scesi in piazza a migliaia per chiedere la liberazione di Muntadar al-Zeidi, il coraggioso reporter che rischia un processo e 7 anni di galera per essersi fatto braccio della rabbia della maggioranza degli iracheni. In un Paese che condanna come «barbaro e ignobile» un episodio del genere mentre continuano a susseguirsi attentati ed attacchi e la popolazione vive nella povertà e nella paura, la solidarietà al reporter è stata enorme. Sit-in si sono svolti nella capitale e alcuni manifestanti hanno lanciato scarpe, innocue per il fisico non altrettanto per l’orgoglio, contro soldati americani. Ma in realtà di scarpe lanciate in aria e sventolate come vessilli si è riempita tutta Baghdad, così come di cartelli contro Bush e contro gli «invasori» americani mentre su Faceboock impazza il video della conferenza stampa di domenica. Muntadar al-Zeidi sembra davvero un eroe e ora che è in carcere sale la protesta degli iracheni e del mondo arabo, dal Libano alla Libia.
Nei territori in guerra aumenta la sfiducia, il malcontento e la rabbia delle popolazioni verso le truppe straniere ma Gorge W. Bush non si fa scoraggiare e prosegue il proprio viaggio approdando in Afghanistan, dove promette nuovi soldati. Al presidente Garzai Bush assicura un maggiore impegno nella regione, dove, in accordo con il suo successore Obama, gli Usa rafforzeranno la propria presenza e chiederanno anche agli alleati Nato di inviare più uomini.
Nei territori in guerra aumenta la sfiducia, il malcontento e la rabbia delle popolazioni verso le truppe straniere ma Gorge W. Bush non si fa scoraggiare e prosegue il proprio viaggio approdando in Afghanistan, dove promette nuovi soldati. Al presidente Garzai Bush assicura un maggiore impegno nella regione, dove, in accordo con il suo successore Obama, gli Usa rafforzeranno la propria presenza e chiederanno anche agli alleati Nato di inviare più uomini.
Nessun commento:
Posta un commento